Caso Shalabayeva: M5s, 'Ablyazov non è mai stato rifugiato politico, ma un ricercato'

Palermo, 6 ago. (Adnkronos) – ‘Ablyazov non fu mai rifu­gia­to politi­co, era ricer­ca­to per cri­m­i­ni commes­si in diver­si pae­si. Crescono i dub­bi sul­la con­dan­na di Renato Cortese, Maurizio Improta e degli uomi­ni coin­volti nel caso Shalabayeva, moglie del pre­sun­to dis­si­dente. Non un rifu­gia­to politi­co ma un crim­i­nale ricer­ca­to per gravi reati finanziari. 

E’ questo il quadro for­ni­to dai min­is­teri dell’Interno, del­la Giustizia e degli Esteri riguar­do a Mukhtar Ablyazov nel­la rispos­ta all’interrogazione pre­sen­ta­ta’. Lo dicono i par­la­men­tari del Movimento 5 Stelle, Caterina Licatini, Francesco D’Uva, Elisabetta Barbuto, Aldo Penna e Davide Aiello, che han­no pre­sen­ta­to un’interrogazione ‘per sol­lecitare gli oppor­tu­ni accer­ta­men­ti e per far luce su alcune ombre di tale vicen­da’. ‘Nel 2020- scrivono in una nota – era sta­ta emes­sa una sen­ten­za di con­dan­na per seque­stro di per­sona nei con­fron­ti di sette uomi­ni del­lo Stato, tra cui l’ex que­store di Palermo e sim­bo­lo del­la lot­ta alla mafia, Renato Cortese, e il que­store Maurizio Improta che ave­vano con­dot­to le oper­azioni di espul­sione di Alma Shalabayeva, moglie del pre­sun­to dis­si­dente kaza­ko. Quanto si delin­ea adesso è che non solo Ablyazov non possede­va alcun per­me­s­so vali­do per stare in Italia, ma anche che la sua pre­sen­za sul ter­ri­to­rio nazionale risul­ta­va da una nota per­venu­ta dall’Interpol di Astana con cui si comu­ni­ca­vano le ricerche in atto per i reati di truf­fa e appro­pri­azione indeb­i­ta di grosse somme di denaro’. 

Ablyazov non è mai sta­to un richiedente asi­lo. Una vicen­da che rende anco­ra più grottesca la sen­ten­za nei con­fron­ti di Cortese, Improta e altri eccel­len­ti servi­tori del­lo Stato per l’espulsione del­la Shalabayeva, ritrova­ta dalle autorità in pos­ses­so di pas­s­apor­to con evi­den­ti seg­ni di con­traf­fazione’, dicono anco­ra i dep­u­tati. ‘Un’accusa incresciosa, riv­ol­ta a uomi­ni che han­no ded­i­ca­to la vita alla lot­ta con­tro la crim­i­nal­ità”, aggiun­gono Caterina Licatini, pri­ma fir­mataria dell’interrogazione, e Francesco D’Uva. ‘Ci auguri­amo, uni­ta­mente ai col­leghi del Movimento 5 Stelle, che i dati che dimostra­no i trascor­si e gli inten­ti crim­i­nali di Ablyazov, con­tribuis­cano anche a riabil­itare tut­ti col­oro che han­no dovu­to subire un’ingiusta con­dan­na per i com­pi­ti svolti con deco­ro nell’esercizio delle pro­prie fun­zioni’, concludono.

FORTUNE BY ADNKRONOS

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